Soppressione volontaria dei ricordi: evidenze sperimentali e implicazioni cliniche
SOPPRESSIONE VOLONTARIA DEI RICORDI: EVIDENZE SPERIMENTALI E IMPLICAZIONI CLINICHE
M. Gorgoni*, F. Pisciotta*, L. Bonifaci*, E. Chillemi*, C. De Santis*, A. Di Falco*, A. Florio*, M. Piazzi*, A. Rondoni*, F. Santilli*, E. Guarracino**, M. Esposito**.
* Psicologo/Allievo Specializzando Ass. Psicologia Cognitiva II Anno di Corso.
** Psicologo/Psicoterapeuta Ass. Terapia Cognitiva.
Riassunto
Diversi autori hanno cercato di comprendere se l’essere umano sia in grado di sopprimere volontariamente un ricordo indesiderato. A questo scopo è stato ideato il paradigma Think/No-Think (T/NT), un compito simile al Go/No-Go, classicamente utilizzato per lo studio della soppressione motoria, ma avente come target le memorie dichiarative.
Tramite il T/NT è stato osservato che i soggetti sembrano riuscire a inibire volontariamente l’emergere di un ricordo, ma i risultati sono caratterizzati da una notevole variabilità, soprattutto per quanto riguarda stimoli emotivamente connotati. Alla base dell’attività di soppressione è stato osservato un incremento dell’attività prefrontale e una downregulation ippocampale, ma lo specifico pattern di attivazione cerebrale varia a seconda della strategia di inibizione utilizzata. Diverse condizioni psicopatologiche (Depressione, Disturbo di Personalità Borderline, Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività – ADHD) sembrano essere caratterizzate da un deficit nella capacità di soppressione dei ricordi. Sebbene alcuni autori, basandosi su questi studi, abbiano ipotizzato un possibile utilizzo di tecniche di soppressione del ricordo in psicoterapia, i limiti presenti nell’attuale letteratura, relativi sia ai fattori che possono influenzare la soppressione che alle conseguenze che dell’impiego di tale abilità può avere, rendono quantomeno prematura l’idea di percorrere una strada di questo tipo.
Parole chiave: soppressione volontaria del ricordo; paradigma Think/No Think
Abstract
Several authors have tried to understand if humans can voluntary suppress unwanted memories. For this purpose has been designed the Think/No-Think paradigm (T/NT), similar to the Go/No-Go task, classically used for the investigation of motor suppression, but with declarative memories as target. With the T/NT has been observed that subjects seem to voluntary inhibit memories, but results are characterized by great variability, especially for what concern emotional stimuli. An increase of prefrontal activity and a hippocampal downregulation underlie the suppression of unwanted memories, but the specific pattern of cerebral activation vary depending on the inhibition strategy used. Different psychopathological conditions (Depression, Borderline Personality Disorder, Attention Deficit Hyperactivity Disorder –ADHD) seem to be characterized by a deficit in memories inhibition. While several authors have hypothesized a possible employment of memory suppression techniques in psychotherapy, the limits in the present literature, relatives to the factor that may influence suppression and the consequence of using such ability, make at least premature the idea to walk this kind of path.
Keywords: voluntary suppression of memories; Think/No Think paradigm
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